Nymphaea ‘Wanvisa’
Non si era mai vista una stranezza simile in una ninfea rustica, nonostante il lavoro sapiente ed appassionato di ricercatori ed ibridatori. Infatti questa ninfea “si è creata da sé”; ancora non è certo se sia un ibrido naturale o una mutazione spontanea. Il dottor Nopchai Chansilpa l’ha scoperta per caso nella vasca di coltivazione della Nymphaea ‘Joey Tomocik’ con la quale la ‘Wanvisa’ ha qualcosa in comune “ogni tanto”: occasionalmente infatti, produce fiori metà gialli (colore della ‘Joey Tomocik’) e metà variegati.
Il fiore tipico è variegato, con sfondo arancione-salmone riccamente punteggiato di giallo crema; si alza dalla superficie dell’acqua come nelle ninfee tropicali, ha il portamento regale; raggiunge 15 cm di diametro.
Le foglie sono prevalentemente bordeaux-marrone con macchie verdi.
Adatta a spazi di tutte le dimensioni, copre un’area di 120 cm.
Ha ricevuto il “Best New Waterlily” nel 2010 (migliore ninfea del pianeta) dall’associazione International Waterlily & Water Gardening Society. Riconoscimento attribuito nell’ambito del concorso annuale “IWGS Competition for New Waterlilies”.
Il nome ‘Wanvisa’ significa:
“Wan” giorno
“Visa” Visakabucha
giorno sacro in cui la ninfea fiorì per la prima volta.
Il giorno della Visakabucha è un giorno sacro e celebrativo per i buddisti che commemora la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha.
È una ninfea che suscita grande curiosità e non finisce mai di stupire.
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(All photos ©2009 Alice Galante)